1) si può svolgere attività fisica pur facendo una dieta vegana ?
2) soffro di stitichezza cronica, quali cibi preferire per avere risposta?
3) soffro di alternanza diarrea- stitichezza,quali alimenti consumare?
4) mi gonfio la pancia dopo la pizza: perchè? Come fare?
5) ho sentito parlare di sensibilità al glutine: di che si tratta?
6) fagioli e ceci mi gonfiano e danno diarrea: quali le cause?
7) mi hanno detto che ho il fegato grasso; ci sono rimedi?
8) soffro di dermatite atopica: il cibo ha importanza?
9) ho prurito alla pelle quando mangio certi cibi: perchè?
10) con qualunque cibo, vado in bagno dopo ogni pasto: perchè?
Queste, e altre decine, sono le domande a cui il medico dietologo deve rispondere. Per fare questo e’ ovvio che solo lui può attingere alle conoscenze della fisiopatologia di tutti gli apparati coinvolti.
E conoscere gli intimi meccanismi ad essi sottesi. Conoscere , per esempio il circolo entero epatico degli acidi biliari, consente di capire perchè alcuni alimenti sono responsabili di infiammazione cronica intestinale dovuta ad una selezione di batteri sovraespressi nel tratto digerente.
Conoscere la composizione dei legumi e il controllo dei loro effetti ne consente il consumo. Conoscere I meccanismi del riflusso esofageo, e le cause responsabili , consente una alimentazione corretta. Altro esempio è la malattia celiaca, la cui diagnosi e’ a volte ancora tardiva, perchè alcune forme sono poco o nulla sintomatiche. Diversa è la "sensibilità al glutine”, entità che coinvolge sempre più persone.
Le relazioni poi fra cibo intestino cute si sono svelate recentemente, sicchè non sorprende che il medico dietologo si cimenti con successo nei casi di dermatite atopica di pertinenza dermatologica (pur sempre medica), esiste poi una relazione fra nutrienti e memoria, con incremento della dopamina.
Un insieme di cibi smart (sono oltre una trentina) selezionano un microbiota favorevole (lactobacilli e bifidobatteri) che consente il raggiungimento di un'ottima attività plastica cerebrale, con il costante mantenimento di elevate funzioni cognitive e mnesiche sino a tarda età.